martedì 18 marzo 2008

Io mi faccio la Teker

Anche se alcuni, come Casta, avranno sicuramente avuto un'erezione dopo aver letto il titolo del post, magari pensando a una cubista tedesca (o a una germanica cubana... scusate, questa era veramente pessima!), non mi sono fatto nessuna spogliarellista, in quanto la TEKER (probabilmente non si scrive nemmeno così, ma non ricordo come si estende l'acronimo) è un tipo di terapia che sfrutta il principio delle microonde per stimolare i legamenti della mia caviglia a rimettersi in sesto, e quindi poter raggiungere la mia più grande ambizione attuale: andare dal letto al WC senza stampelle! Sono talmente pigro che per non dover fare questo sforzo ho adottato il metodo Tafazzi (vedi figura a lato), che per quanto si voglia dire, non è poi così comodo alla mattina quando ti svegli umido!
Comunque sapete benissimo che non mi piace essere prolisso, quindi torniamo alla TEKER. Segue un reportage fotografico delle fatiche a cui mi sottopongo giornalmente per poter tornare a fare la BP2 in tempi ragionevoli, ossia i tempi che mi permetteranno di non fare un esaurimento nervoso per aver mandato in vacca il campionato!
Ritengo doveroso precisare che il proseguo dell'articolo è consigliato solo a un pubblico adulto, in quanto i miei piedi si vedranno parecchie volte in primo piano, e non è un bello spettacolo!
Si inizia alla mattina con un piacevole pediluvio condito agli ultrasuoni. Ovviamente, trattandosi non di un piede qualunque, bensì del LeggenPiede, gli ultrasuoni si trasformano in una piacevole e rilassante melodia, che forse alcuni di voi riconosceranno nel video seguente:



Si passa poi al laser apuntale, chiamato così per la forma apunta....credo...

L'elettrostimolazione dei peronèi mi è stata consigliata dagli amici fisioterapisti per potenziare lo scatto e poter rincorrere più rapidamente le ricezioni di Mone:



La seduta del mattino si conclude con la famosa Teker, che inonda il mio corpo e la mia mente di bollicine, neanche fossi una bozza di Brioblù! Questo macchinario costa una barca di soldi, ma proprio tanti, eppure circola la voce che Nicola N. Benonji ne abbia uno a casa, e che prima di ogni sfida ufficiale o non (alla fine QUALE sfida non è UFFICIALE?!?!?) se lo applichi per qualche minuto sui testicoli. I benefici sono discutibili, ma il dolore indotto e il giramento di coglioni prodotto lo fanno senz'altro diventare più cattivo e agguerrito!!

Pausa pranzo, pausa paglia, pausa pennichella e si riprende con la seduta pomeridiana, in cui mi viene riproposto l'elettrostimolatore (che per istinto di imitazione anche io pongo sulle balle, ma senza trarne piacere)


poi di nuovo leggen-suoni a bagno-maria

e infine laser drenante per sgonfiare quella cazzo di infiammazione alla caviglia



Da Barco è tutto, linea allo studio per la cronaca della pausa pasquale (ma apre il Kursaal 'sto giro? Tanto c'èvvvvvento....)

Leggen

3 commenti:

Vale ha detto...

Caro Leggen, ho deciso di mia spontanea volontà di porre al tuo servizio il mio vasto sapere cultural-linguistico, e avvisarti che la tanto decantata terapia si chiama TAKER con la A. Devo però affermare con rammarico di non essere a conoscenza dell'estensione dell'acronimo, se di acronimo si tratta, ma visto che, a parte le varie pause di rito e le terapie, sei a casa a grattarti gli zebedei, ti consiglio una rapida ricerca con goooogle...
A proposito del metodo Tafazzi, visto che in casa tua gira solo del MCG, suggerirei di sostituire la bottiglia di plastica con una di Montenegro...hehe

Anonimo ha detto...

Leggen hai un piede orrendo..sono stato tentato di segnalare il tuo blog come inopportuno..

leggenDario ha detto...

Allora, una mi scrive che si chiama "taker", l'altro mi rimprovera che si chiama "tecar"... NON MI FREGA UN CAZZO! è il principio che conta, porco puffo! E, giusto perchè siamo in vena di pignolerie... si chiama MNCG, non MCG! 'gnurantaaaa!!!