Domenica scorsa si è svolto allo Stop&Go l’ultimo torneo della stagione invernale di beach volley limitato a Cani e Porci. Trattasi di un 3x3… “Nove!!!“ fu la pronta esclamazione di Puccio Tosi, che ci tiene sempre a ricordare che frequenta da 14 anni la facoltà di ingegneria. “Asino!” fu l’altrettanto pronta risposta degli organizzatori. “Per punizione giocherai con il Vecchio!”. “ma no, io devo giocare con Medo, sennò non riusciamo a retrocedere!” – “Ma qui non puoi retrocedere, idiota, è un torneo!”. E come ennesima penalità lo schiacciatore, no anzi opposto, no anzi… - ma che cazzo gli fanno fare adesso? Boh – insomma lui, l’innominabile (ndr) viene così obbligato a giocare con indosso un paio di ballerine appositamente disegnate per l’occasione dall’illustre designer Alessandra Motta, presente al torneo in qualità di sostenitrice – l’unica – della squadra delle teens. Ah già, perché alla versione femminile dello stesso torneo partecipavano le amiche Cozza Mantovani, Vale Occhi e nonna Baby come fuori quota...
Ma torniamo al torneo maschile. All’accoppiata Puccio-Vecchiattini viene affiancato il sempreverde Misurati, vittima, come vedremo, di un ATTENTATO architettato da due infidi vecchietti.
L’altra formazione protagonista della manifestazione è guidata dal giovane Pippo Govoni in regia, che – un po’ contrariato – ha dovuto aspettare 1 ora l’arrivo dei due compagni di squadra, Nicola Benonji e Minotti (chi, Stefano? no no, quello sano!), a causa di un ritardo della navetta messa a loro disposizione per l’occasione dall’ospizio Villa Serena. In verità sussiste qualche dubbio sulla causa del ritardo, ufficialmente una ruota bucata, in quanto durante una conversazione telefonica intercorsa il giorno precedente tra nonno Beno e Roberto Attilio Leone, quest’ultimo aveva pronunciato una frase del tipo “andate piano che c’ètttrafffico”.
La terna Govoni-Benini-Minotti passa agevolmente la fase iniziale del torneo, grazie al fatto che tutte le squadre affrontate erano inevitabilmente distratte dall’abbigliamento di Benini.
Abbigliamento di Benini:
Canottiera traspirante verde della Gatorade, pantaloncino ascellare aperto sul davanti e chiuso pietosamente con uno spillo da balia, grosse ciabatte da doccia di moda nel 1912, elegante visiera verde con la scritta “Casa di riposo di Saint Vincent”
Un anonimo lettore del LeggenBlog ha inviato in redazione una foto in cui viene ritratto l’ex giocatore più trabascano della pallavolo emiliana mentre lancia i dadi per definire l’abbinamento di colori per il match successivo.
Nel frattempo le Teens vengono gentilmente eliminate dal torneo dalla terna della Carli, decisamente in forma. Una delle attaccanti – il cui nome non viene riportato per motivi di riservatezza - di questa formazione viene commentata dal saggio Benini con le parole “quella lì tira più forte di me coi piedi…”. “intendi i piedi normali o la zanetta?” è la risposta che il nostro reporter non ha posto per evitare lesioni fisiche permanenti… La barista più famosa di Ferrara guida quindi le compagne a unirsi al folto pubblico femminile che sostiene gli Smisurati sui campi da gioco. “Bravo Sandro!!” grida la Motta dopo un attacco di Misurati. “Bravo tato!!” gridano le teens dopo un muro del Vecchio. “Bravo....!!” grida qualcuno dopo una ricezione non sbagliata di Puccio Tosi, che si guadagna così il titolo di Innominabile della manifestazione.
Arriviamo quindi alla finale delle finali. Qui si gioca la gloria... Gloria Roventa detta quella che non si accontenta, escort di lusso degli anni 80, è il primo premio del torneo, e la leggenda narra che fu soddisfatta sessualmente solo una volta nella sua vita, dopo un rapporto incredibile con Nicola Benonji, ricordato negli annali come “la 24ore”.
Il beniamino delle ultra 80enni – accorse in massa dall’ospizio per l’occasione – ha però finito inspiegabilmente le magliette turchese, qundi l’accostamento con il pantaloncino giallo canarino va al diavolo e l’esito del match conclusivo è a rischio… Roby Minotti però non è soprannominato lo Scaltro di una volta per niente, e ha un’idea brillante: chiama al cellulare BlackCat Laione, che una volta messo in vivavoce fa i suoi personali auguri alla squadra degli Smisurati, che all’istante scattano istericamente a cercare oggetti di ferro all’interno della struttura per scongiurare la jazza. Sembrava di assistere alla finale olimpica di Strega comanda color! Puccio tocca in modo molto erotico una graffetta che dal 2001 tiene insieme le sue dispense di Fisica1, ancora da sostenere. Vecchiattini sradica dal bancone del bar la spillatrice della birra, e inizia a sfregarla come se da un momento all’altro dovesse uscire il Genio della Guinness. Sandro Misurati è un po’ meno fortunato, anche per il fatto che dopo aver chiesto aiuto disperatamente alla consorte riceve come risposta un politically correct “ma cos’è, ti devo trovare io del ferro?!?! Ma t’arrangi!!!”, e quindi tentenna più del consentito, e viene così colto da crampi lancinanti al quadricipite sinistro, e la partita è compromessa.
Benini dedica la vittoria del torneo all’amministratore delegato della Coloreria Italiana, suo compagno di banco alle elementari.
